venerdì 17 giugno 2011

Praga-Caorle: Perché?


Perchè vado da Praga a Caorle in provincia di Venezia a piedi? Sto andando a casa. Semplicemente.
Dopo diciotto mesi passati principalmente overland tra Asia e Africa è giunto il momento di tornare a casa. Ma dov’è casa mia? Praga, Caorle, oppure il mio zaino?
Non riuscendo a risolvere la questione ho trovato un compromesso tra i tre senza sbilanciarmi e prendere parte come il mio solito. Sono arrivato a Praga dal bellissimo Sudest Asiatico, che ti tenta come il canto di una sirena, e da lì sarei partito per andare al mio paese d’origine, dove risiede ancora la mia famiglia.
E perchè non farlo a piedi? Camminare, incontrare la gente dei piccoli paesi, attraversare campi, foreste e monti. Come i pellegrini di una volta o quelli di oggi diretti a Santiago de Compostela. Solo che la loro meta è spirituale. Il percorso chiaro, segnato. Lungo la strada la gente quasi li aspetta. A pensarci bene, dove sono diretto è altrettanto sacro: è il luogo dove sono cresciuto, dove vive la mia famiglia e dove c’è il mare.

Molti sono i dubbi. Sarò in grado? Dove dormirò? Quanto tempo ci impiegherò? E se piove? E mille altri. Nessuna di
queste considerazioni riesce a togliermi dalla testa quest’idea. Ero impreparato quando sono partito per il mondo (www.unpreparedtravellers.com/it) e sono impreparato per questo mio cammino. Non penso sarò mai pronto a tutto. Qualora lo fossi, penso sarebbe tutto un po’ più noioso.
Anche per questo viaggio la parola “pazzo” è stata ripetuta all’infinito. Un mio amico ha forse azzeccato l’aggettivo giusto, “incosciente”. Molti altri mi hanno detto che la mia è un’idea che hanno da molto tempo e che vorrebbero unirsi, ma che... non possono. Penso che se “pazzo” è contrario di essere normale, e se essere normale è non seguire i propri sogni, il proprio istinto e rispettare aspettative non mie, allora sì, sono pazzo.

Sono pazzo ad aver lasciato l’ottima posizione lavorativa e la carriera. Sono pazzo a partire, perchè anche se senza domande, so già che un viaggio cambia le risposte che mi sono dato. Non sono sicuro porterò con me le cose adatte per un percorso così lungo. La cosa che mi porto dietro ovunque e che non sarà mai sbagliato sono i sorrisi per le persone che incontrerò e per me stesso.

Hey, guardate fuori. C’è un viandante che passa a piedi! Se sono io, fatemi un buon caffè per favore. Ve ne sarò immensamente grato.

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