giovedì 23 giugno 2011

Trhovky - Nevezice da qualche parte nel bosco 32 km

Inferno. Un passaggio della nostra camminata si chiama inferno, a ragione.
Oggi doveva essere una giornata di boschi, ma non avevo programmato di passarci cosí tanto tempo.
Alla mattina partiamo senza caffé perché il negozietto del campeggio non voleva aprire. Nel primo bosco perdiamo il sentiero, ma in qualche modo lo ritroviamo e raggiungiamo Kostelec nad Vlatavou con un buon passo superando il bosco e campi infiniti e verdi.
L'hospoda, osteria, vicino alla chiesa stava per chiudere e non serviva più pranzi. Spiego alla padrona che siamo due sfigati che arrivano da Praga a piedi e che siamo affamati. Sparisce in cucina con la mia mappa e ritorna offrendoci carne di maiale, purè e birra. Fantastico.
Riprendiamo il cammino rigenerati e passiamo il ponte per la sponda orientale della moldava vicino ad Orlik.
Sotto il ponte comincia un bel sentiero segnato approssimativamente, ma la gamba è buona e la giornata piacevole.
Il sentiero scende fino a toccare il fiume. Non resistiamo. Ci togliamo le scarpe e mettiamo i piedi in acqua. È piacevolmente gelida e ha un colore verdino.
È giunto il momento di tornare sul sentiero principale, ma perdiamo il segno.
Siamo vicini a Peklo, l' inferno. Giriamo a destra poi a sinistra. Cerchiamo la traccia, ma nulla. Nel mezzo del cammin ci ritrovammo per una selva scura che la diritta via era smarrita. Persi.
Di tornare sui propri passi e ammettere la sconfitta non se ne parla e proseguiamo a intuito. Grazie ad esso camminiamo inutilmente per circa 8km.
Quando il morale stava diventando sconforto eccola, l' apparizione, la traccia rossa!
Usciamo dall' inferno anche grazie ad un angelo sessantenne che ci indica la via breve per il paese, Nevezice.
Ceniamo con salsiccia e formaggio e ci dirigiamo verso il bosco per la notte.
Ma non è giornata. Manchiamo l' indicazione di voltare per un sentiero stretto nascosto dall'erba. Un' altra volta strada sbagliata. Decidiamo di piantar la tenda. Siamo stanchi e frustrati per le innumerevoli volte che abbiamo sbagliato, ma non riuscirei a dormire se non trovassi il sentiero corretto.
Torniamo sui nostri passi e lo vediamo. Incazzati, ma almeno tranquillizzati da quella vista, piantiamo la tenda che fa quasi buio.
Esausti crolliamo. Il percorso è stato bello, ma "un po'" troppo lungo... 32km.

1 commento:

  1. Cazzo Andy, passa il tempo passano i viaggi ma ancora ti perdi, bello mi fa sentire che è sempre tutto a posto, come a casa.. Attento a non finire al cimitero di Campalto senza di me. :-)

    RispondiElimina