sabato 18 giugno 2011

Praga, il giorno prima

Ore 23. La luna sorge da dietro il parco di Hostivar a Praga. Domani parto. Mi incammino verso casa e la luna sembra venuta a salutarmi. Scompare dietro le nuvole. E' tempo di controllare le ultime cose per domani.
Guardo lo zaino. E' pronto. E' pieno. Sembra pesante, eppure penso di aver messo dentro solo l'indispensabile. Come in ogni partenza avrò messo cose che non userò e mi mancheranno cose di cui avrò bisogno durante il viaggio. E' sempre così.
Ho davanti a me più di un mese di viaggio, a piedi. Non ho mai fatto una cosa del genere. Non sono mai stato un avventuriero, ne' uno che ha passato le vacanze in campeggio, per strada. Eppure sento che devo e voglio fare questa camminata. Ci riuscirò? I dubbi mi assalgono all'ultimo momento. Non ho paura delle difficoltà. Ce ne saranno e in qualche modo le supererò. Piano piano. Non sono e non posso essere preparato a tutto. In qualche modo si farà.
Non vedo l'ora di mettermi in cammino. Chissà se dormirò stanotte, in fin dei conti è solo una lunga passeggiata.
Domani alcuni amici verranno ad accompagnarmi fino a Karlstejn. Laura (che mi accompagnerà a lungo), Lorenzo, Misha, Marcela, BD1 (Davide), il Conte (Luigi) e niente meno che l'Elfo (Andreas). Siamo un bel gruppetto. Ci divertiremo, sperando che non piova. Se piovesse mi piacerebbe essere come la donna idrorepellente vestita di verde che ho visto ieri sera alla fermata del tram. Sotto un'acquazzone estivo lei continuava a telefonare indisturbata e serena.
Domani si parte. Domani si comincia a camminare.

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