Viaggiatore Impreparato
venerdì 23 dicembre 2011
Natale a Betlemme: Royal Rumble in Basilica.
domenica 13 novembre 2011
Io, cammino. Praga-Caorle a piedi.
Io, Cammino. Praga-Caorle a piedi fotostoria:
Questo è un articolo apparso sulla rivista
AsiAfrica
4 dicembre 2009: parto per Istanbul
2 giugno 2011: rientro a Praga, pronto per camminare verso l'Italia, ma questa è un'altra storia...
Nel mezzo tanta AsiAfrica via terra quando possibile! Nell'ordine: Turchia, Iran, Pakistan, India, Nepal, Cina, Mongolia, Russia, Estonia, Sudafrica, Namibia, Zambia, Burundi, Tanzania, Uganda, Kenya, Etiopia, Sudan, Egitto, Giordania, Israele, Vietnam, Laos, Cambogia, Thailandia, Malesia e Filippine.
Il viaggio si trova sul sito che condivido con Franta, il mio compagno di viaggio per un anno. Lui è ancora in giro per il mondo. Io ho preso un'altra strada e la storia e le memorie di quei mesi sono impressi qui:
www.unpreparedtravellers.com/it

Viaggiatore Impreparato
Sono Andrea Gusso, classe 76. Vengo da un piccolo paesino delle costa veneta, Caorle, anche se Praga è diventata la mia nuova casa.
Non sono un backpacker. Non sono un avventuriero. Non sono un turista. Sono semplicemente uno che viaggia, quando può.
Sono talmente inesperto delle cose del mondo che direi di essere un "viaggiatore impreparato", ma non perciò meno curioso di ciò che ci circonda, né tanto meno timoroso di prendere ed andare. Anzi forse è la motivazione che spinge a guardarsi attorno per conoscere e confrontarsi.
Per questo ho lasciato il mio buon lavoro da colletto bianco, preso lo zaino, riempito di ciò che speravo
giovedì 21 luglio 2011
Portogruaro, -25 km a Caorle
Ieri una serata fantastica nel centro storico di Portogruaro pieno di concertini in piazza.
Notte passata dietro l'istituto magistrale. Ora caffé e via verso sud.
A presto mare.
martedì 19 luglio 2011
Gemona - San Daniele - Corbacco
Lasciamo Gemona e salutiamo Pier e famiglia. Un arrivederci veloce, quelli lunghi sono imbarazzanti e inutili.
Andiamo al Tagliamento col suo letto larghissimo e giungiamo ad Osoppo.
Per evitare la statale tagliamo attraverso la zona industriale. Sono impressionato dall'imponenza delle industrie pesanti della zona. Rimango affascinato. Mi sembrano degli enormi giocattoli e vorrei visitarne alcune, ma non è possibile.
Tentiamo la fortuna con una strada di campagna che si infila nel bosco. Evitiamo parte della statale, ma impighiamo un po' ad uscirne anche perché non possiamo guadare un fiume pieno d'acqua e fango per le piogge di questi giorni.
Arriviamo a Majano per pranzo. Mentre mangiamo lì fuori si scatena il diluvio. La strada sembra un fiume e quasi non si vedono gli alberi sull'altro lato da quanta acqua scende. Sono lieto di essere al riparo con una bottiglia di rosso.
Si riprende il cammino e seguiamo indormazioni contrastanti per raggiungere San Daniele. Sembra che ciascuno abbia una sua idea.
Abbiamo perso molto tempo a causa del brutto tempo e oggi non riusciremo ad avanzare come volevamo.
Raggiungiamo il bellissimo centro storico sul colle a San Daniele appena in tempo per chiedere dove poter alloggiare all'ufficio informazioni. Il cielo è grigio e dopo il temporale di oggi preferiamo dormire all'asciutto.
Dalla città si vede la pianura sottostante. Guardo a sud e per la prima volta in questo viaggio non vedo montagne. Tutto è piatto. Che bello!
Troviamo un fantastico bed and breakfast lungo la strada. La padrona commossa dalla mia telefonata e dal fatto che siamo a piedi viene a prenderci ad un paio di km. Il posto è perfetto: tranquillo, nel verde, tutto nostro e con un vasca da bagno.
Usciamo per prendere da bere e l'odor del forno ci prende per le narici e ci porta ad un negozietto dove stanno facendo dei grissini. Parliamo un po' e ci regala dei grissini appena sfornati. Deliziosi.
Ci beviamo le nostre birre sul terrazzo e la famiglia che ci ospita si ferma ad ascoltare le storie dei nostri viaggi. Mi sento a casa, tra amici. L'ospitalità è tanta.
Ora entro in casa a dormire sul mio letto. È facile abituarsi al letto dopo tante notti in tenda.
Dogna- Gemona
Il campanile della chiesa di Dogna è a ridosso della statale, praticamente le gira attorno e ci sveglia alla mattina presto.
Ci incamminiamo lungo l' infinita ciclabile attraverso gallerie e le montagne che scendono a picco.
Arriviamo a Resiutta alle 11 presto per pranzare e ci limitiamo a sbavare davanti alle decine di polli allo spiedo che girano nella rosticceria davanti a noi.
La ciclabile finisce. Si prosegue lungo la statale. C'è poco traffico e incrociamo diversi ciclisti.
Pranziamo in uno dei posti peggiori dove ci siamo fermati, a Carnia, un paese tristissimo.
Riprendiamo il cammino col cielo che comincia a coprirsi di nuvoloni grigia, ma non possiamo aspettare.
Raccogliamo lungo la strada more e prugne ciliegine. Buone.
Entriamo nel bel centro storico di Venzone, un paese che ci sorprende per la bellezza.
Proseguiamo e comincia a piovere. Aspettiamo che passi il grosso della pioggia mangiando tre enormi palline di gelato in una latteria e riprendiamo il cammino.
La pioggia si fa più intensa e sbagliamo strada due volte nel tentativo di tagliare per i boschi. Fortunati a non perdersi completamente.
Siamo in ritardo all'incontro con Pier.
Mi chiama e viene a prenderci alle porte di Gemona bagnati come dei pulcini. Che sollievo!
Ci facciamo una doccia calda e poi tutti a San Daniele a mangiare prosciutto crudo. Un pasto indimenticabile.
Con Pier abbiamo appena il tempo di raccontarci le cose principali, poi stanchissimi andiamo a dormire con un temporale con effetti speciali da film di fantascienza.
Purtroppo non abbiamo più tempo, domani si continua verso sud, verso il mare.